martedì 21 maggio 2013

Le mutazioni di de Vries


Negli anni successivi alla pubblicazione degli studi di Mendel vi furono numerosissime ricerche nel campo della genetica, e molti scienziati cercarono di approfondire gli studi dell'abate cercando di ampliare le conoscenze in quel ramo della scienza chiamato: Genetica Classica.
Tutti questi studi portarono alla conferma delle teorie di Mendel, anche se molti studiosi dimostrarono che i la regolamentazione dell ereditarietà non è sempre così semplice e lineare come negli studi del precursore della genetica. Per esempio, essi si accorsero che il fenotipo di certi geni può essere influenzato da diversi fattori: geni presenti all'interno dell'organismo, e addirittura dall'ambiente circostante. I genetisti classici videro che la maggior parte dei caratteri è influenzata sicuramente da più di un singolo gene. La scoperta più eclatante fu che i geni possono subire anche cambiamenti improvvisi.
Nel 1902 un biologo olandese Hugo de Vries sperimentò l'ereditarietà Mendeliana su una pianta chiamata Rapunzia (Marunzia) a grandi fiori. La trasmissione dei caratteri da una generazione all'altra seguiva per la maggior parte dei casi le regole di Mendel, come nella pianta del pisello, ma a volte appariva un carattere che non era presente nè nei genitori, nè in alcun antenato di quella pianta. L'olandese ipotizzò che questi caratteri del tutto estranei fossero dovuti a improvvisi cambiamenti avvenuti nei geni, e che tali caratteristiche fossero poi trasmesse ai figli come veri e propri caratteri. Egli chiamò questi improvvisi cambiamenti Mutazioni, e i soggetti che li manifestavano Mutanti. Inoltra secondo de Vries alleli differenti dello stesso gene si originavano a seguito di mutazioni (per esempio il seme rugoso si è originato da una mutazione del seme liscio).
Le mutazioni possono essere vantaggiose o svantaggiose per l'organismo che le manifesta, per esempio la capacità di digerire il lattosio è una caratteristica adottata dalla popolazione caucasica che portò ad un aumento delle possibilità di sopravvivenza facendo aumentare gli individui di quella popolazione. Alcune mutazioni sfavorevoli sono l'albinismo oppure al gatto di Manx che è privo di coda e presenta anomalie al sistema scheletrico.

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